Per quanto si possa essere innamorati dei propri pensieri e del proprio modo di sentire la vita, prima o poi a chiunque capita di sentirsi ridicolo. Io in questo momento mi sento un po' ridicolo. I motivi sono molti, e questo blog è una delle voci indicizzate.
E' vero che un blog per molti è lo strumento terapeutico di un'autoanalisi assolutamente non oggettiva e un po' compiacente, autoreferenziale. Uno strumento non di rado elegante e raffinato per mettere in parole i propri pensieri in modo da farseli piacere più per la forma che per il contenuto. Il blog è anche uno strumento per comunicare, lanciare messaggi, per costruirsi personaggi, per far sapere cose senza parlare. In definitiva, direi che un blog aggiornato molto spesso è un oggetto molto complesso.
A fasi estremamente comunicative seguono spesso fasi in cui uno, tutto d'un tratto, realizza di aver scritto veramente tanto, e di aver comunicato forse qualcosa di troppo. Non tanto nei contenuti, quanto piuttosto nella quantità e nella "veemenza" della scrittura. E così ci si sente ridicoli, specialmente nei confronti dei propri lettori, noti e ignoti. Ecco, io adesso mi sento un po' ridicolo. Però, devo dire che non ho intenzione di ritrattare o di smettere di fare quello che sto facendo. Gli ultimi tre giorni sono stati qualcosa di irripetibile dal punto di vista emotivo, con moments of being ripetuti e fulminei come non mai.
Sto preparando un post più lungo e impegnato. Ve ne anticipo il titolo: "Perché odio frocioland". Tanto per dire che qui non si va sul personale.
3 commenti:
Ohmmioddio sbrigati a scrivere 'sto post! ahahahahahaah
frocioland
ahahahahahahaahAHAHAHAAHAHAHAH
mmmm avevo un po' di arretrati da leggere.....sono curiosa di vedere che t'inventi ora...
grazie per ieri...
Ah, comunque... anche io mi sento ridicolo :P ...ma per altri motivi (che puoi ben immaginarti); in ogni caso, cercherò di ridurre le occasioni per ridicolizzarmi.
Per quanto riguarda te, io non ti ho trovato ridicolo! Sei il migliore!
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