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mercoledì 31 dicembre 2008

Katie W. e bye bye 2008

Questo finale d'anno mi sta inghiottendo. Se è vero che la vita va complicandosi di anno in anno quando si cresce e si diventa adulti, allora mi sa che qualcosa mi sta andando storto. 


La quantità di informazioni che devo elaborare è da mozzare il fiato. Vorrei seguire Iamarf perchè mi ero ripromesso di dedicare un po' di tempo a contribuire a qualcosa che condivido profondamente. Non che mi senta in colpa per essere impegnato quanto sono, solo che mi rendo conto che certi processi andrebbero seguiti passo dopo passo, come una reazione di chimica organica. Altrimenti si perdono pezzi, il soggetto che ti sta davanti diventa irriconoscibile, perché ti sei perso tutte le sue metamorfosi intermedie. D'altra parte, però, sono anche contento perchè - in fondo - perdersi lentamente dopo aver dato il proprio contributo è un processo che lascia spazio a nuove generazioni di esseri umani che devono poter costruire da zero, magari partendo da quello che hai lasciato tu. E così si migliora e non si mettono radici. Le radici sgretolano anche le costruzioni più solide. Quindi ragazzi, dateci dentro, sarete sicuramente all'altezza, mi sembra che siate venuti su un po' meglio di noi.

La novità forse è la salute. Non si sa bene perchè. In fondo che c'è di strano? Voglio dire, chi mi conosce sa/capisce che mi stresso molto sulle cose. E' perfettamente logico che prima o poi uno come me tenda a somatizzare. Senza entrare nel dettaglio, speriamo che sia il male minore. Quello maggiore non sarebbe necessariamente mortale, ma certo sarebbe un colpetto non da poco alla mia vita. Sociale e non.

Ecco. Vorrei scrivere ma sento l'autocensura che cala implacabile. E lo si capisce confrontando questo post con lo stile di taluni precedenti. Quando non si saprebbe neppure da che parte cominciare ci si deve accontentare di una magra sintesi un po' fredda della situazione. E non stento a credere che a qualcuno potrebbe comunque sembrare interessante, anche se - ovviamente - "interessante" non è una categoria che a questo blog serva. Questo blog ora come ora serve semplicemente a me per fare il punto della situazione quando proprio non ne posso più e mi sembra di scoppiare. 

L'amore... Non voglio niente. Ma sto ricominciando ad ascoltare i Fenix Tx... Chi mi conosce veramente veramente bene sa cosa significano per me le lyrics si una canzone punkrock senza troppo impegno e senza troppe pretese. Incredibilmente quelle canzoni, popolari all'inizio del nuovo secolo e poi decadute inesorabilmente, hanno sempre esercitato su di me un'attrazione difficile da spiegare. Paradossalmente in quelle frasi semplici e quasi grezze trova espressione la parte più complessa di me. Che forse a questo punto è complessa solo perchè io non la so leggere come si deve. Già, forse in realtà sono semplicissimo. E mi sta anche bene, perchè pensandola così forse ho qualche speranza in più di venirne fuori senza far fuori nessuno. Ahah. Ma non si può non volere... Bene o male, ci deve essere the voice inside your head. Altrimenti stai palesemente barando. Ed è tutto fin troppo strano adesso. Sono lo specialista degli inizi folgoranti dal 1988. Se parte di questo talento avessi imparato ad usarlo per quello che viene dopo ogni inizio, sicuramente ora sarei un pochino più felice. Ma desiderare troppo ardentemente non vale lo sforzo, e del resto ormai non mi capita più. Sono entrato nell'ordine di idee che la vita va sempre avanti, e che quando non si può avere una cosa ci si adatti a desiderarne un'altra per non morire di dolore. E io, onestamente, di dolore non son mai morto. E dubito fortemente che questa evenienza possa manifestarsi in futuro. Per inciso, mi sono appena ricordato che un sacco di gente si è lamentata perchè dice che io guardo la gente in modo cattivo. Scusatemi ragazzi, sono miope e ormai devo fare delle espressioni stranissime per riuscire a risolvere le facce della gente a media distanza. Eheh. 
Dicevamo. Beh... Non che ci sia molto altro da dire. Non so se ho trovato qualcosa da amare. E' troppo presto per dirlo e le mie priorità sono appena state modificate da sangue di origine sconosciuta. Sicuramente ho trovato qualcosa (sì, ostiniamoci a usare l'indefinito per gli oggetti anche quando ovviamente di oggetti non si tratta), dicevo, qualcosa da proteggere, difendere, coltivare e boh. E stavolta non è un rootless tree. E' un seme, e al momento per quel che mi riguarda possono essere rose o cavolfiori, non è questo il punto, non è questa la prospettiva da cui lo voglio vedere. Capite? E' qualcosa che va oltre le categorie del sì/no. Nonchè un'occasione per tornare in gioco e fare il culo a chi ha pensato che non avessi più niente da dire o non avessi le capacità e le risorse per emergere nuovamente. E' comunque finita la zona d'ombra, ora si deve combattere, in tutti i sensi e in tutti i campi.
 
E tanto, come direbbero, i Fenix Tx alla loro Katie W, "someday you'll be doing the same". Quando avete ragione ragazzi, alla prima occasione passerò dalle vostre parti e vi stringerò la mano. 

"I'll think of it when I'm high"


...
Va sempre a finire che questo posto vive solo quando vivo io.