Esordirò nel modo più urticante e massimalista possibile: della morte di Michael Jackson m'importa più o meno quanto m'importava dell'esame di statistica del primo anno. Che tra l'altro è "statistica medica", come se la materia fosse sottoposta a chissà quali eccezioni per via del suo indirizzo "medico". Insomma non provo alcun tipo di sentimento nei confronti della scomparsa dell'ex nero Michael Jackson; d'altra parte le sue canzoni non mi sono mai piaciute e ho sempre trovato il Moon Walk un'inutile mollezza, come gran parte dei balletti. Però, devo ammettere che era piuttosto bravo, senza dubbio. Quand'ero piccolo lo confondevo spesso con Prince che, ecco, secondo me ha tutt'altro spessore dal punto di vista artistico ed umano - se non altro ha avuto la decenza di rimanere nero e di prendere in mano una cazzo di chitarra e scrivere l'intro di Purple Rain. Che su youtube non si può più ascoltare perché il caricamento di qualsivoglia video, secondo la casa discografica, lede i diritti e bla bla bla.
sabato 27 giugno 2009
In morte del Re - We are Rockstars
Insomma, Jacko è morto perchè sostanzialmente si drogava da 20 anni di Demerol, Vicodin, e tutta questa gente che nella vita si diverte ad assomigliare alla morfina e a scacciare via il dolore. Tra l'altro, vi pare una cosa plausibile chiedere ad un povero Cristo che a 50 anni non si alzava nemmeno più dalla sedia di fare 50 concerti? Cioè, l'idea fa sorridere, chiaramente, ma a quanto pare c'era chi ci stava davvero buttando dei soldi. E lui che era indebitato fino al collo doveva ovviamente fare di tutto per far cassa. Bah, poveraccio. Non ho mai condiviso la sua ossessione per la chirurgia estetica, il fatto che sia diventato bianco da nero che era (ed era anche un bell'uomo, peraltro). Alla fine era raccapricciante, pare che indossasse anche una parrucca. Guardando le foto degli ultimi anni sembra, come dire, finto. Un manichino, un corpo imbalsamato, sì ecco, uno di quei santi imbalsamati ed esposti nelle teche dei macabri cattolici. Mi faceva abbastanza ribrezzo e tanta tristezza. Mi sono sempre chiesto: ma come cresceranno i suoi bambini? Probabilmente cresceranno nè peggio nè meglio di tanti altri. Resta il fatto che io un padre così non lo vorrei. Oh. Poi il discorso della pedofilia... Chissà, era vero? Credo che non lo sapremo mai.
Poi c'è quell'altra mummia. Quella italiana. Berlusconi, insomma. Mi rendo conto di essere stato molto stupido e poser ad aver pensato che dietro agli scandali che lo stanno colpendo ci potessero essere i fantomatici "poteri forti", tipo i servizi segreti americani o chissà cos'altro. Stavolta è stato Travaglio a darmi una sonora lezione. Effettivamente questa non è altro che la decadenza di un povero coglione un po' perverso che, perso il senso del limite, si è portato in casa senza la minima precauzione gente che in tutta tranquillità ha fatto foto, registrato video e conversazioni. E dunque si è reso ricattabile. Estremamente debole, inaffidabile. Insomma, dovrebbe davvero dimettersi stavolta. Anche se non vi nascondo che mi sto divertendo molto. Dopo le moldave vestite da babbo natale e le ragazze sulla giostrina, sarei molto curioso di vedere cos'altro faceva Silvio con le sue ospiti.
Sto per dare Anatomia, l'esame finale. Sono preparato, molto. Ma ho paura. Perchè fondamentalmente, alla fine dei giochi, non accetto di essere da meno nei confronti degli altri. Non accetto l'idea che si possa avere sfortuna, che ogni esame faccia storia a sé, che non arrivare al top possa essere normale e non drammatico, che la differenza tra prendere, chessò, 30 o 25 può risiedere solo nel professore che ti interroga e nelle domande che ti fa, a parità di preparazione. E soprattutto non voglio capire che alla fine, non cambia un cazzo. Sono simpatico? Sarò simpatico in ogni caso. Sono una merda? Continuerò ad esserlo. Perdo i capelli? Certo non mi ricresceranno a suon di 30. Semplicemente, non cambia un cazzo. E' un orpello che ritengo di dover esibire per essere all'altezza delle mie stesse aspettative e per avere il controllo su chi mi sta intorno. Ora però mi ribellerò a questo sistema, mi fa stare troppo male e non mi porta da nessuna parte. Si lavora meglio quando si lavora di umiltà e passione. L'umiltà ancora devo impararla, sicuramente, anche se l'aspetto arrogante che ogni tanto assumo è in buona parte una posa parodistica. La passione, invece, per fortuna non mi manca. Anzi, direi che mi sta dando da vivere da un anno a questa parte.
Infine l'aspetto sociale. Che bello. Ultimamente tra dialoghi, scambi di mail, giornate, serate, ho la netta percezione di starmi circondando di gente di valore. Soprattutto perché mi vuole bene e si fa volere bene. E questo invece cambia. Cambia tutto.
Oh, sono poi in attesa di svolte sentimentali. Attualmente l'orizzonte mi sembra quantomai sgombro da qualsivoglia possibilità. Certo, anch'io dovrei decidermi e pervenire ad un accordo provvisorio con la mia sexuality, ma alla fine va sempre a finire che, più che gli intenti e i proponimenti, a fare la differenza sono gli ormoni e il sistema limbico. D'altro canto, però, è altrettanto vero che essere sgombri da aspettative è molto spesso il preludio alla possibilità di dare inizio a qualcosa di nuovo. Chiaramente senza la minima garanzia che funzioni.
Pubblicato da Shunran alle 6/27/2009 09:05:00 PM
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1 commenti:
Leggere le parole che hai scritto a proposito dell'esame di Anatomia (a proprosito, in bocca al lupo!!) mi ha fatto soridere con un po' di tristezza perchè mi ha fatto ripensare a me stessa quando ero ancora alle superiori... In quei 6 anni per me i voti sono stati l'unica cosa, tutto quello che mi definiva, mi faceva sentire forte, mi dava soddisfazione, mi faceva sentire di avere il controllo della situazione. Avrei dato tutto per la media del 9. Ma quanto è effimera la felicità che un numreo può dare, quanto è fine a se stessa. Quanto poco ti scalda una cifra su carta, per quanto possa essere alta. L'ho capito troppo tardi.
Ho provato a rimediare a mio modo, con l'università, ma mi rendo conto che pur avendo una media drasticamente bassa non è cambiato niente. Cambia l'apparenza, ma non la sostanza.
Umiltà e passione? Utopisticamente bello, ma so che non fa per me. In primis, perchè sono una persona presuntuosa. Ma tanto. In secondo luogo, forse semplicemente perchè una passione la devo ancora trovare. Non ci sono ancora riuscita. Non mi fa onore, ma non dispero. Sono andata avanti quasi 9 anni a cancellare tutto. Ho un gap di quasi 9 anni alle mie spalle. Se ora mi ritrovo con niente, è scontato. Intanto, cerco. La passione? Forse. La motivazione? Soprattutto.
E avanti, e avanti, e avanti...
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