THOUSANDS OF FREE BLOGGER TEMPLATES

lunedì 30 agosto 2010

Note #1

1. Se pensi di aver determinato finalmente che tipo di donna faccia per te, molto ptobabilmente è solo l'identikit dell'ultima che non hai potuto avere.

2. La gente con problemi, di qualsiasi tipo, non piace a nessuno. La gente a cui piace la gente che ha problemi, ha problemi. Se ahai problemi, magari anche fisici, sottostimali. Usa l'arte dell'understatement.

3. Non esserci sempre.

4. Ripartisci le tue forze e la tua attenzione.

5. Impara a fare il tuo bene. Starai meglio.

5b. Se vuoi piacere, non cercare di piacere.

3 commenti:

pamoly16 ha detto...

Niente è più terribile di non avere dubbi e avere soltanto certezze, anche se significa soffrire di più.

Shunran ha detto...

Sai, a me queste massime da ventenne piacciono molto... Sono soluzioni provvisorie. Procedure che si formalizzano per metabolizzare tutta la vita che c'è dietro la loro formulazione. Saranno smentite, come accade a qualsiasi soluzione: va bene per il momento, finché non si cambia e non si sceglie qualcosa di diverso.

E invece c'è gente che s'innamora della propria immobilità...

Anacronistico :)

Anonimo ha detto...

Capitata qui assolutamente per caso e letto questo post.
M'ha scavata dentro, m'ha fatto la fotografia, la fotografia della mia vita.
Innamorata dell'immobilità, c'hai preso in pieno. Perchè, per quanto possa far male, rassicura. E, a volte, una sicurezza finisce per diventare più importante di ogni possibile cambiamento. Per cui ho finito per rifiutare di ascoltare ogni segnale che mi può cambiare. Perchè mi fa paura quello che potrebbe succedere se poi dovessi sentirmi uguale.
Cinque punti - cinque punti più un bis - che mi descrivono e m'inchiodano.
1 - In tutti ho sempre cercato una sola persona che non esiste più se non nei miei ricordi. Non è mai andata a buon fine. Non può, se quello che cerchi non è l'altro, ma solo ciò che tu riesci a proiettare sull'altro.
2 - Provato e confermato. Di probelmi ne ho avuto (e ne ho) a bizzeffe. Ho sempre pensato che il dolore fosse una colla più forte dell'amore. Non è vero neanche questo. Il dolore costruisce una linea di demarcazione, un muro: allontana. Chi s'assomiglia si piglia, i problemi chiamano i problemi, abyssus abyssum invocat. Anch'io mi sono sempre attaccata ai problemi altrui, forse perché mal comune mezzo gaudio, forse per sentire meno il peso dei miei. Non ha funzionato neanche questo, comunque. I problemi non sono come la matematica, non sono additivi, non si sommano linearmente. Sono sinergici. Crescono esponenzialmente.
3 - E ci sono sempre per tutti. Tranne che per me stessa.
4 - Certo, e io l'ho sempre fatto. Sulle mie ossessioni, si capisce. Per ritrovarmi senza più forze e incapace di prestare attenzione ad alcunché.
5 - Vorrei solo sapere come si fa, davvero. Che qualcuno me lo spiegasse.
5b - Ho passato tutta la mia vita cercando di compiacere gli altri e di fare quello che si sarebbero aspettati da me. Mi sono ritrovata sola prima di capire che a nessuno gliene fregava un cazzo di me e di quello che facevo "per loro". Cercavo di piacere a tutto, ho finito per non piacere a nessuno. neanche a me stessa.

Jonny