Credo che d'ora in poi utilizzerò quasi sempre questo posto:
http://weareallscientists.wordpress.com/
Il motivo non mi è chiaro. Credo solo che sia più adatto. Ma insomma, chi passa da qui a leggere come me la passo di tanto in tanto, da adesso farà bene a guardare direttamente il mio 'nuovo' blog dedicato alla mia dipendenza dalla realtà.
domenica 19 settembre 2010
Moving
Pubblicato da Shunran alle 9/19/2010 07:20:00 PM 0 commenti
mercoledì 1 settembre 2010
WBY
"...How love fled and paced upon the mountains overhead, and hid his face amid a crowd of stars"
Pubblicato da Shunran alle 9/01/2010 07:31:00 PM 0 commenti
lunedì 30 agosto 2010
Note #1
1. Se pensi di aver determinato finalmente che tipo di donna faccia per te, molto ptobabilmente è solo l'identikit dell'ultima che non hai potuto avere.
2. La gente con problemi, di qualsiasi tipo, non piace a nessuno. La gente a cui piace la gente che ha problemi, ha problemi. Se ahai problemi, magari anche fisici, sottostimali. Usa l'arte dell'understatement.
3. Non esserci sempre.
4. Ripartisci le tue forze e la tua attenzione.
5. Impara a fare il tuo bene. Starai meglio.
5b. Se vuoi piacere, non cercare di piacere.
Pubblicato da Shunran alle 8/30/2010 07:26:00 PM 3 commenti
mercoledì 16 dicembre 2009
Wash you away
I tried to wash your eyes away
With a ton of Ca(OH)2
Didn't work
For they are made of fucking stone
And so should I try
and strip the flesh
off your face
just to know that there's bone underneath
a beauty that's skin deep
And so should I
believe that my being
would matter something more
than being the mirror of my gut
everyone stinks benzodiazepines
when we drive
ourselves
to the end.
Pubblicato da Shunran alle 12/16/2009 09:47:00 PM 0 commenti
domenica 29 novembre 2009
L'amore è incomprensibile ma i suoi segni sono inequivocabili.
Should've never laid my yes on you.
I'm tangled up.. what can I do?
L'amore non si risolve, si vive e si affronta. Dalla sua nascita alla sua morte.
E' così assurdo quello che succede che ormai nessuno lo capisce, nessuno è in grado di leggermi.
Devo riabilitarmi. Oppure smascherare una volta per tutte l'inghippo che a questo punto deve per forza esserci.
Questa cosa non è one-sided.
Pubblicato da Shunran alle 11/29/2009 11:13:00 AM 2 commenti
sabato 24 ottobre 2009
Caos vs 電
I Veltpunch sono una delle mie band preferite di tutti i tempi. Li ho conosciuti come ho conosciuto altre band j-rock, ovvero grazie alla opening di un anime che seguivo un annetto fa, Nabari no Ou . Serie molto intensa. La opening era appunto una canzone dei Veltpunch, "Crawl", tratta dall'ultimo "Paint your life gray". I veltpunch sono un gruppo sconcertante, nel senso che il loro rock è apparentemente privo di regole. Melodie accattivanti e orecchiabili si mischiano a momenti noise, vagamente metal, chitarre armonizzate, code lunghe anche 7-8 minuti in cui suoni più o meno particolari accompagnano chitarre sferraglianti e le due voci, maschile e femminile, che si rincorrono. E' difficile descrivere i Veltpunch, sono uno di quei gruppo che in Giappone sono venuti fuori da pochi anni, seguendo la grande onda del visual rock e dell'immaginario gothic. Sono uno di quei gruppi che spiccano proprio per il rifiuto della appariscenza. Sembrano banalissime persone normali, come noi. I loro testi sono spesso assurdi, difficilmente comprensibili, nel consueto mix tra inglese e giapponese al quale ormai questi gruppi ci hanno abituati... Io trovo nella loro musica la rappresentazione di una complessità inenarrabile. I veltpunch usano un linguaggio quotidiano e schizofrenico per esprimere sentimenti e situazioni tratte dalla vita reale. Sono un gruppo foriero di quella che io definisco "esteticadellapioggiachebattesuifinestrinidell'autobusaffollatomentretornidall'universitàeseistanco". Nei loro momenti psichedelici trovo gioia di vivere e, non so come, l'enunciazione della bellezza delle cose più piccole e stupide.
Consigliatissimi.
Pubblicato da Shunran alle 10/24/2009 06:16:00 PM 0 commenti
giovedì 22 ottobre 2009
Il giorno che l'edonista perse l'occhio destro
Una canzone troppo veloce fa accavallare le parole, col risultato che le idee si confondono e sovrappongono le une sulle altre. E' il dramma di chi scrive post sul proprio blog sempre e solo ascoltando musica. A volte mi domando cosa ne sarebbe delle nostre più ispirate dissertazione se togliessimo ogni parola che senza l'intervento maieutico della musica non sarebbe mai sgorgata.
Pubblicato da Shunran alle 10/22/2009 08:59:00 PM 0 commenti
domenica 23 agosto 2009
La mia pioggia di agosto pt1
Io sono contento per tutti. Non provo invidio per il successo e le glorie dei miei amici, così come non vorrei che loro non ne provassero per me. La gente che devi cercare di tenerti vicina fino alla fine e per la quale puoi pensare di sacrificare qualcosa di indispensabile è quella che riesce a starti vicino e ridere con te quanto cavalchi l'onda del successo e della fortuna: chi riesce ad essere felice per te. E per essere felici per qualcuno penso che sia necessario anzitutto essere in pace con sé stessi. Avere la coscienza pulita. E questo non vuol dire sentirsi realizzati o essere felici. E quindi ecco, io sono felice per tutti. Sono felice per chi finalmente è riuscito a superare una grande delusione e, contro ogni pronostico, ha trovato l'amore, o qualcosa di simile. Sono felice per chi è riuscito finalmente a soddisfare il proprio bisogno di avere qualcuno da amare e adesso si può guardare allo specchio vedendosi un po' più realizzato. Sono felice per chi ha avuto il coraggio di mettersi in gioco lontano da casa, perché magari non si riposerà durante queste vacanze, ma tornerà carica di qualcosa di impagabile che le leggeremo negli occhi al suo ritorno. Sono felice per chi, ancora più lontano, continua a cercare una raison d'etre vincendo le inerzie. Sono felice per chi ritiene di aver trovato la dimensione in cui sviluppare il proprio personaggio da recitare per tutta la vita. Sono felice per chi vive il suo simil-matrimonio giorno dopo giorno trascurando gli amici spesso e volentieri. Sono felice per chi, emergendo dall'oceano in cui ci si immerge per cercare nuove identità, ha intravisto una possibilità.
Pubblicato da Shunran alle 8/23/2009 06:47:00 PM 3 commenti
venerdì 31 luglio 2009
Possiamo negarlo recisamente. E' talmente fisiologico il rifiuto di quest'idea che spesso sembra più naturale non parlarne.
Pubblicato da Shunran alle 7/31/2009 12:50:00 PM 0 commenti