Hurricane Chronicles

Ci sono due possibili punti di vista dai quali affacciarsi sul mio primo semestre di quest'anno. 

Il primo è più o meno questo:

Anatomia II - 29

Genetica I - 28

Biochimica I - 29

Biochimica II - 30

Fisiologia I - 30

JLPT2 - Passato

Iniziata attività col prof. Capaccioli

E certo è un punto di vista poco informativo, per quanto apparentemente "vittorioso". Il punto di vista che preferisco è ovviamente l'altro. Quello che mi fa tornare alla mente un ragazzo che ogni mattina si è alzato dal letto con la voglia di fare, recuperare, dare tutto per rimettersi in pista. Che ha avuto momenti di sconforto e che ha dovuto affrontare per la prima volta un problema fisico e psicologico, e che alla fine ne sta uscendo brillantemente e a testa alta. Ho visto la mia luce accendersi, ho sentito gli ingranaggi iniziare a girare senza più cigolii. Ho avuto l'impressione che si ha quando in pianura ci si alza sui pedali e si lancia la bici a 50 all'ora. E' come essere rinato, è come aver trovato finalmente il modo per aprire i rubinetti delle mie risorse e spandermi ovunque. Ringrazio i miei amici, ringrazio il Prof, ma so benissimo che in questo caso è stato quasi interamente merito mio. E' stata una scelta vincente quella di credere ciecamente nelle mie possibilità  senza indietreggiare mai. 

E' bello anche il ricordo di un ragazzo che ha ritrovato l'amore dopo tanto tempo, poco male se non è andata a finire come avrebbe desiderato. Non è colpa sua. Non tutti sono pronti ad amare. Non tutti ci riescono subito. Non tutti ci riescono in assoluto. Temo che sia possibile vivere una vita priva di amore, dato che i surrogati disponibili sul mercato sono tanti e molto meno impegnativi dell'originale. Forse è anche grazie all'amore che negli ultimi due mesi non mi sono mai arreso al dolore fisico e alla fatica. Ma non nel senso che io l'abbia fatto per qualcun altro. No, l'amore è un successo per me. E' un traguardo, un concepimento importante. Non è automatico. E' automatica l'attrazione fisica, la convenienza del disimpegno. L'amore no. Per rendere l'amore pieno e maturo bisogna lavorare. E per questo sono confortato di sentirmi, oggi più che mai, un onesto ed infaticabile lavoratore.

Anche la fine è un successo personale. Quand'è fine sul serio, ovviamente. E' importante esserci arrivati. Ora è qualcosa di diverso. 

Non so quando e se mi fermerò. Questo mondo potrebbe essere più all'altezza delle mie aspettative, e io lo cambierò. Il perché è abbastanza semplice: perché io posso farlo. Perché è nelle mie possibilità. E inizierò a cambiarlo da vicino. 

Già mi sento più uragano che mai.