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domenica 18 maggio 2008

Intelligenza

Torno a scrivere. Sono stato assai impegnato tra concerti, istologia e vita quotidiana. Anzi, ne approfitto per dire a quanti leggessero che il 28 Maggio si terrà al Kellerplatz, a Prato, la finale del RockLiveParty... Io e la mia band siamo arrivati in finale e tenteremo di vincerla =) Se non avete niente da fare e volete passare una bella serata con musica dal vivo, pizza e birra con i vostri amici, non c'è luogo migliore.

Parliamo di intelligenza. Facile a dirsi, ma in pratica? Abbiamo una definizione pronta per questo vocabolo? Oppure dobbiamo pensare che sfugga ad ogni definizione? Ricordo che mi colpì molto, durante una delle prime lezioni di genetica, vedere l'intelligenza inclusa nelle manifestazioni fenotipiche della'assetto genetico di un essere umano: in altre parole, l'intelligenza - o almeno, una buona parte di essa - è geneticamente determinata.

Penso che questo sia vero. E credo si debba smettere di sostenere che siamo tutti ugualmente predisposti a sviluppare lo stesso alto livello di intelligenza. Non credo sia vero. Credo sia piuttosto un'idea un po' sinistroide ( e io sono decisamente di sinistra).

Ma è anche vero che l'intelligenza non si riduce ad un fatto puramente molecolare. Interviene anche la "cultura". Io credo che l'intelligenza sia manifesti anche e soprattutto nella'ambito dei processi di rielaborazione ed interpretazione della propria cultura - intesa come istruzione, esperienza di vita, ambiente, mondo affettivo.
Un genio con QI pari a 160 che non sia capace di relazionarsi o di interpretare il proprio mondo affettivo non può essere, a mio avviso, ritenuto una persona intelligente.

E' come nella musica. Quando si suona uno strumento come la chitarra - che come avete capito mi sta molto a cuore. Si può possedere una tecnica sopraffina, ma senza feeling è la Musica che manca. L'ideale sarebbe trovare un giusto bilanciamento... Già... L'ideale...

(tu per me eri l'ideale)

5 commenti:

Matteo ha detto...

Dovete vincere! sennò sono botte, soprattutto ai quei falliti di quel gruppo tipo bandabardò, che, GUARDA CASO, avevano vinto, nonostante la netta superiorità degli Heathcliff, al concerto alla casa del popolo di San Casciano...

Rospetto ha detto...

matte mi sei mancato...e mi sa che nemmeno domani ci vedremo..sig sig....

Maria Grazia Fiore ha detto...

Beh, certo che sei andato a scovare proprio uno di quegli argomenti complicati, in cui il genotipo e il fenotipo si intrecciano strettamente...
Per non parlare poi della crucialità degli stimoli provenienti dall'ambiente nel primo periodo di vita: il processo di mielinizzazione, ad esempio, è influenzato dall'ambiente in cui il bambino sta crescendo (e qui il software culturale va addirittura a determinare lo sviluppo dell'hardware)...
E poi c'è la teoria della "zona di sviluppo prossimale" di Vygotskij. Ti consiglio di darci un'occhiata, se ti interessa l'argomento :-).
Non tutti partiamo indubbiamente con la stessa "dotazione" ma gli scarti di miglioramento potenziali sono notevoli, con una buona strategia di apprendimento/insegnamento.
Ciao :-)

Shunran ha detto...

Ecco, questo per esempio lo ignoravo: non sapevo che esistessero prove di interazione tra ambiente e mielinizzazione... Molto interessante, approfondirò noan appena istologia mi darà respiro - lo stesso vale per la teoria della "zona di sviluppo prossimale". Grazie mille per aver raccolto la mia "provocazione".

Maria Grazia Fiore ha detto...

Siamo qui apposta ;-)