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lunedì 21 aprile 2008

Compito 8

Ristabilire la centralità della figura del paziente.

Formare medici colti ed educati dal punto di vista scientifico, ma soprattutto educati al riconoscimento e alla valorizzazione dell’Umanità che pervade la professione medica.

Questi i temi che mi sono parsi più significativi e densi di connessioni con il nostro seminario dal titolo “I care”. Cosa dovrebbe riguardarci più di questo?

Ciò che emana è un messaggio che ci invita a renderci conto di essere tutti parte dello stesso gruppo sociale, il consorzio umano.

Mi è piaciuta molto l’immagine del docente che guida lo studente nel suo approccio timoroso con l’oggetto del loro culto comune – il paziente - stabilendo con lui un rapporto di tutela, rispetto e vera e propria voglia di educare. In questo caso, è il docente ad applicare il concetto sotteso ad “I care”: egli è ben cosciente che il rapporto in via di formazione tra studente e paziente sarà fondamentale per assicurare il successo del patto generazionale tara medici di oggi e medici di domani, e profonde forza ed energia affinché lo studente possa sostenere il peso di un futuro professionale ed umano di grande responsabilità.

Nel contempo, lo studente deve farsi depositario a sua volta del messaggio dell’ I care: è suo dovere professionale ed umano rendersi pienamente conto di quanto sia importante essere coinvolti nello sviluppo di questa duplice relazione, per poterne trarre beneficio professionale e crescita in quanto uomo o donna. Lo studente deve scegliere di capire che tutto quel che accade intorno a lui lo riguarda profondamente, e un giorno riguarderà altri studenti.

Allo stesso tempo, ci tengo a sottolinearlo, lo studente dovrebbe avere l’umiltà e la maturità di accettare e , anzi, cercare, il confronto con i propri compagni, la vera fonte di ogni ricchezza.

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