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venerdì 17 aprile 2009

"I'm tangled up what can I do?"

Il titolo sottende...

Oggi giornata strana, di pioggia soleggiata. 
Pensavo a molte cose, mai realmente al punto della questione.
Comunque, grazie in particolare ad uno spunto ricevuto in questi giorni, ho ricominciato a riflettere sul mio ruolo all'interno della rete sociale della società in cui sto vivendo. Insomma, alla fine io sono una spalla o un eroe? Per gli altri sono una presenza silenziosa e insostituibile oppure una luce accecante da seguire con un po' di timore e un po' di ammirazione? E' ovvio che esistano le vie di mezzo, ma c'è un momento nella nostra vita in cui apparteniamo a una di queste categorie, o al limite una serie di momenti. Brevi ma sicuramente significativi. Se trovassi un eroe valido, penso che mi sacrificherei. Ma in realtà anche un'intera generazione può fare da "eroe"... Non so, sono confuso. I miei post non sono gli unici che fanno riflettere, you see? 

3 commenti:

ha detto...

shunran, che cosa difficile parlare del nostro ruolo nella società,in mezzo agli altri. io per esempio da piccolo pensavo di essere l'unico a esistere veramente e pensavo che gli altri fossero solo messi li da Dio per farmi vedere come reagivo.in effetti , a parte che focalizzavo troppo su di me è cosi.gli altri,magari non sei credente per cui non dare peso al messi li da dio e sostituiscilo con capitati li, ci sono e con loro ti relazioni. nel percorso che compi svilupperai sempre nuove caratteristiche per cui magari passi da luce a ombra, da tobi a shikamaru. a me non riesce trovare sempre la mia posizione, almeno ultimamente, perchè prima al liceo ero sulla via di tobi, ora invece non so...
La cosa brutta è pensare che c'è anche l'eventualità di non essere nè l'uno nè l'altro,.. di passare cosi senza lasciare orma; questo mi terrorizza
e per ultimo ti chiedo:hai mai visto big fish?parla un pò di eroe,con tante spalle,come un pesce appunto che passa dall'acquario al mare. e bello!

Shunran ha detto...

Sei il secondo in pochi giorni che mi cita Big Fish... Sìsì, l'ho visto, e ci pensavo anche per questo... Anche a me terrorizza l'idea di non lasciare orme del mio passaggio, e questo terrore è amplificato dalla struttura stessa della mia vita che, al momento, pone tanti problemi anche da questo punto di vista. E più ci penso più non trovo soluzione. Però mi viene anche voglia di "brillare", di pensare che la mia vita possa essere come quella di una farfalla, un climax continuo per pochi secondi di splendore. E poi la morte. Poi non ti ho mai risposto alla domanda "perchè Shunran?". Shunran significa "uragano di primavera". In fondo la primavera è una sorta di caos dove tutto rinasce e fiorisce, e io vorrei vivere in sintonia con tutto questo, ogni giorno con questa ebbrezza... Non sempre sarà così bello, ma chissà, forse così lascerò una traccia di me. Per quanto riguarda Dio... Altro discorso complicatissimo... Sì, tutto sommato non sono credente... Ma davvero da piccolo pensavi quelle cose? Sono astrazioni molto strane... Chissà che bambino eri!

Anonimo ha detto...

Sì, me lo chiedo anche io che diavolo succederà...