THOUSANDS OF FREE BLOGGER TEMPLATES

domenica 19 aprile 2009

Self-Made Spring

Il concerto del 2 Maggio si avvicina. Gli Heatcliff tornano sul palco dopo mesi di assenza dalle scene, e questa volta saremo in formazione completa. Il luogo è l'Exenzia, a Prato, e sarà un'occasione piuttosto importante dato che si sta ormai imponendo come il locale di riferimento della Scena. Da parte mia sono meno eccitato che in passato. Non so se l'ebbrezza del palco mi sia passata con l'esperienza o se, piuttosto, questa situazione mi stia lasciando un po' indifferente. Tendo a pensare che la verità sia più vicina alla seconda ipotesi... In effetti questo concerto mi è un po' caduto tra capo e collo, anche se è stato fissato da tempo. Prima ero molto più focalizzato sulle attività di una band che, a dirla tutta, risente tantissimo in termini di efficienza del mio umore. Adesso, beh, ho tante cose da fare. Ma soprattutto, ho imboccato con decisione e coraggio la mia strada di studio, quella che piano piano mi sta portando verso un "futuro professionale" che in fondo è già cominciato. Anzi, in fondo, comincia nel preciso istante in cui ti rendi conto che ci stai pensando. 

Insomma, questa volta mi sento un po' sbalzato sul palco, trascinato da chi prima si faceva trascinare dal mio entusiasmo e dalle mie velleità. Se da una parte questo stato d'animo mi fa vedere il concerto sotto un'ottica completamente ridimensionata e poco entusiastica, dall'altra è anche vero che qualsiasi bella sorpresa quella sera avrà un effetto amplificato. Proprio perché non avverto il senso dell'aspettativa dalla serata. Non c'è niente da vincere. Dobbiamo solo suonare per una mezz'oretta, meglio che possiamo, sperando di infilare tutti i passaggi nel modo giusto. Il che comunque non è mai semplice visti i pezzi che scriviamo. 
A dire il vero non so nemmeno se e a chi dirò di venirci a sentire. A parte lo zoccolo duro dei vecchi amici, questa potrebbe essere un'occasione per riunire un bel gruppetto di persone più o meno vicine a me. L'idea mi tenta, ma poi ho paura che vada a finire come di consueto: io troppo preso dalla sistemazione di amplificatori e chitarre, stanco morto... E alla fine dedico mezzo minuto ad ognuno. E io così non ce la faccio, perché ci perderei le ore a parlare coi miei amici, specialmente laddove c'è ancora molto da scoprire. 
E poi permane questo senso di stanchezza, che per esempio non avverto minimamente quando sono all'Università o a studiare in biblioteca. Anzi. Lì sono entusiasta. Non tanto perché studiare il plesso sacrale sia un'attività divertente, quanto perché ormai frequentare questi ambienti comporta l'interazione con persone che mi danno qualcosa di nuovo. Sempre nuovo. E' stupefacente, perché ogni giorno si conosce gente nuova ed escono nuove idee, ogni giorno ho un motivo in più per non tornare a casa dopo le lezioni, come fanno molti, e rimanere a vivere fino all'ultimo minuto la  mia "vita universitaria". Mi piacerebbe che la mia vita lavorativa fosse esattamente così, segnata da persone che mi stimolino in continuazione e che mi sappiano regalare quell'oasi di autenticità e spensieratezza che, come molti sanno, mi è mancata profondamente quando ero più piccolo. Per questo, forse, adesso mi sento molto più "piccolo" di quanto mi sentissi durante gli anni del liceo, e questo mi piace, perchè finalmente posso respirare ed esprimere cose che prima mai e poi mai avrei potuto mostrare con questa libertà. 

Sul concerto ho cambiato idea, mentre scrivevo. Cercherò di portarci un botto di gente. E spaccheremo il culo. Oh.

0 commenti: